venerdì 20 ottobre 2017

LE PIE E I LORO GRASSI

Eh già, siam tornate. 
Ma non è che ce ne eravamo mai andate, sia chiaro!
Solo che capiteci, in estate, con il caldo, i grassi si sciolgono e noi che siamo pigre peggio del colesterolo cattivo, ci siamo sciolte come lardo al sole!


Anche se questo è gelato :D

Ma ora, finalmente, è Autunno! L'aria sta diventando frizzantina, possiamo accendere il forno senza litigare con il condizionatore e siamo tornate in groppa alle nostre scope! Come le streghe, anzi peggio: streghe GRASSOne :D



Ricominciamo in maniera dolce: abbiamo scelto di dedicarci alle pie, alle crostate e ai pudding perché nel nostro cuore di streghe, in fondo, abbiamo tutte una Nonna Papera!!!

Partiamo dalle basi, dalle pie crust o brisèe o frolle belle ricche di grassi: burro, strutto e sugna sono i nostri preferiti, ovviamente, ma siccome ci son tanti vegani sappiamo che esistono anche gli oli e il CRISCO, un grasso vegetale da laboratorio dall'aspetto di vasellina.





Diciamo che è una brutta copia del nostro amatissimo strutto. La lista degli ingredienti fa rabbrividire, che ci può anche stare visto che ci avviciniamo ad Halloween, ed in effetti abbiamo pensato che ci manca solo una piccola percentuale di radiazioni di Fukushima per completare l'opera!!
Eppure chi lo usa ne rimane così contento...troveremo il coraggio di provarlo o lasceremo questa soddisfazione ad altre persone più contorte di noi? :D



E durante quest'avventura troveremo una pie crust che metta d'accordo tutti? Federica ha la sua, che porta il nome della mitica Rose Levy Beranbaum; Flavia le prova tutte ma porta nel cuore la brisé con il cheddar di Martha Stewart; Cristiana non ha ancora rilasciato dichiarazioni, quella sta sempre a magnà!



Ma dove vogliamo andare a parare con tutti questi discorsi??
Annunciamo la formazione di un nuovo supergruppo su facebook, figlio di un gruppo che si era creato l'anno scorso e che parlava, però, solo di Christmas Pudding.
E' nato "PIE donne…& Pies" il nome è un programma, siamo pie donne con bruttissime intenzioni nei confronti della dieta 



Se volete unirvi a questa banda squinternata di donne col forno sempre acceso e il mattarello sempre pronto vi aspettiamo! Bravi, inesperti non importa: vogliamo i vostri consigli, la vostra pie crust preferita, vogliamo sapere come decorate le vostre torte e cosa ci mettete dentro. 

E fatevi forza che fra un mese è già ora di pudding natalizio!!!



giovedì 6 aprile 2017

Non chiamatela Carbonara, dai!

Visto che oggi è il Carbonara-Day, noi tre dell'oca selvagge abbiamo deciso di festeggiare alla nostra maniera istituendo il "Non chiamatela Carbonara-dai".

Che sia in Italia o all'estero ognuno, noi comprese, ha la propria interpretazione del piatto per la grande gioia dei puristi che la prendono sempre sul personale, impazziscono e si riducono così...



Noi, come saprete, siamo grandi sostenitrici del godimento e la personalizzazione della carbonara non ci sconvolge affatto: ma non chiamatela più Carbonara, dai!!!!!

La prima a fare outing è stata Federica: "ragazze, per i miei gusti il guanciale è troppo. Io metto sempre la pancetta".
Temeva già il linciaggio da Cristiana, la nostra romana de quasi-Roma, che però risponde "beh, anche mio marito la preferisce con la pancetta!".
Neanche a dirlo, la mazzata arriva da Flavia: "sentite, io ci metto la cipolla, viene una cosaaaaa!!"
E non possiamo che immaginarcela così...


Anche Federica mette la cipolla a rosolare con la pancetta quando vuole fare una cosa esagerata, lo fa dal giorno in cui ha assaggiato una non-Carbonara fatta con pancetta e cipolla in un ristorante per tedeschi a Peschiera, sul lago di Garda. Buttate i pregiudizi alle ortiche e provatela!!!

La palma degli eretici tocca, però alla mamma di Federica che, da sempre, ci mette la panna. 
"A me piace così, te mangiatela a casa tua" le ha detto l'ultima volta! :D

Svelati i nostri piccoli segreti volevamo dedicarci anima e corpo ai nostri amici speciali: vegetariani, vegani, fruttariani!
C'è chi dice contento "ho fatto una carbonara di zucchine/asparagi!" e noi, siccome siamo indulgenti, possiamo pure concedergli il beneficio del dubbio e credere che il suo perché ce lo possa anche avere.

Ma Cristiana ci ha voluto aprire le porte su una serie di drammi culinari che ha trasformato per sempre me e Flavia




Esiste la carbonara-fruttariana fatta con deliziosi spaghetti di zucchine dove la salsa è fatta di zucca, avocado, pomodori secchi e olio d’oliva denocciolato (denocciolato mi raccomando!!! :D ). E la pancetta fruttariana? Pezzettini di pomodori secchi, of course!!


Nei vegani, i migliori sono quelli che usano il tofu affumicato: sono quelli che morirebbero per mezzo millimetro quadrato di pancetta ma non lo ammetterebbero neanche sotto tortura!!!

Ci sono i più spregiudicati che mettono seitan e curcuma senza spiegarci il perché :D

Ed infine la chicca delle chicche: la vegan-carbonara in vasetto: piena di ingredienti che immaginiamo essere più sani di uovo, guanciale, pepe e pecorino.



NON CHIAMATELA CARBONARA, DAI!!!!!!!! :D

sabato 25 marzo 2017

La POSTA di DONNA ALFONSETTA .. e i problemi li risolvi in fretta



La POSTA di Donna Alfonsetta Dalla Setta  De' Lardi Colanti



Qui troverete le risposte in ordine cronologico  ( e psichiatrico) che giungeranno dai lettori all'illustre Nobildonna Alfonsetta Dalla Setta etc etc etc, che ci ha fatto l'immenso onore di gestire questa rubrica. Sentitevi liberi di porre le vostre richieste e Donna Alfonsetta vi risolverà il problema in fretta come Luisa che iniziava presto, puliva presto e di solito non puliva in water...



-domanda giunta da Carlotta, novella sposina di Bardonecchia ( del 24 marzo 2017):
Gentilissima Donna Alfonsetta essendo io novella sposina da soli 37 giorni, Le chiedo, avendo una suocera leggermente invadente, come comportarmi se si presenta alla porta di casa nostra ogni domenica mattina, quando ho ancora il letto da fare, le tazze della colazione da lavare e il mio abbigliamento consiste in un paio di mutandine e una maglietta?? Devo farla attendere cinque minuti e nel mentre scapicollarmi a lavare le tazze, chiudere a chiave la stanza da letto e mettere un accappatoio con un turbante in testa per farle credere che ero sotto alla doccia?? 

-Risposta di Donna Alfonsetta (che risponde in fretta): mia cara e giovine Carlotta, non credo che in soli cinque minuti tu abbia il tempo di poter fare tutte codeste cose, anche perchè cinque  minuti sembrano pochi per fare, ma son tanti da aspettare, la soluzione più veloce, rapida ed alquanto convincente è una ed una sola: MANDALA A CAAAA....ntare. Un abbraccio affettuoso tua Donna Alfonsetta (che non vede sua suocera da nove Natali e otto domeniche di Santa Pasqua.

credits 

Domanda giunta dal signor Corrado da Firenze, sposino dubbioso 1946 (25.03.2017) chiede: "Buongiorno, Donna Alfonsetta. Sono uno sposino maturo, mi piace cucinare e condividere con i vicini cio' che cucino.
Ora il dubbio che vorrei tanto mi aiutasse a sciogliere e': quando le vicine allungano la mano per valutare la qualita' di quanto offro, come devo comportarmi? Condividere con misura o offrirglielo proprio tutto?
Attendo fremente un Suo consiglio.
Se poi passa da queste parti possiamo ragionarne a lungo".

Risposta di Donna Alfonsetta: "Condividere con misura credo sia cosa buona e giusta, volesse mai che ci prendessero gusto. Per la sua signora un solo consiglio”:

https://www.google.it/search?q=donna+con+mattarello+images&rlz=1C1NHXL_itIT733IT733&espv=2&site=webhp&tbm=isch&imgil=t2Z91XIddnnP1M%253A%253BHRX29ldc0HltxM%253Bhttps%25253A%25252F%25252Fwww.rivieraoggi.it%25252F2011%25252F01%25252F11%25252F111022%25252Fti-aumento-il-canone-di-affitto-e-lei-lo-aggredisce%25252F&source=iu&pf=m&fir=t2Z91XIddnnP1M%253A%252CHRX29ldc0HltxM%252C_&usg=__vjQrNYg9PDJiCDIe5MTEzfCnSgA%3D&biw=1366&bih=662&ved=0ahUKEwjd3-HBiPTSAhXIvRoKHUJlDtIQyjcIJw&ei=96XXWJ2IMcj7asLKuZAN#imgrc=t2Z91XIddnnP1M:
credits 


Domanda giunta da  Mapi da Milano, aspirante moglie '90: "Sono una ragazza di 27 anni in cerca di marito.
Ho sempre seguito i consigli di mia nonna fin da bambina, trovandomi benissimo: un bel bicchiere di latte e cognac (poco latte e molto cognac) per curare il mal di gola, per esempio... così, diventata grande, ho pensato di seguirne un altro: gli uomini si prendono per la gola.

Fino ad oggi ne ho strangolati 5, tutti ottimi partiti, e sono giunta alla conclusione che la mia presa sia troppo decisa.
Sai mica consigliarmi una presa più delicata che li faccia sopravvivere almeno fino a quando mi portano all'altare? (Per l'occultamento di cadavere ho già trovato una tecnica infallibile, non posso svelartela perché se no la polizia mi becca).
Attendo con ansia i tuoi consigli!
Aspirante Moglie '90 "
Risposta di Donna Alfonsetta: "Mia cara figliuola mi complimento con te per aver seguito i consigli della nonna. Prendere un uomo per la gola al giorno d'oggi è cosa dura: e se fosse vegano? O crudista? O fruttariano? Meglio puntare ad altro. Ti auguro ogni bene, e ti aggiungo qualche "presa" che potrebbe tornarti utile .... 

Presa per il ...


http://lapresaperilculo.altervista.org/blog/category/fumetti/

Presa elettrica 


https://it.pinterest.com/pin/318207529893816756/

Presa di Sumo: stai ben certa che con questa lo avrai sempre accanto in posizione sottomessa. 
Per i costumi fatti ad uopo possiamo fornirti una brava sartina. 


https://www.google.it/search?q=presa+di+sumo+images&rlz=1C1NHXL_itIT733IT733&espv=2&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwj46NT4g4HTAhWBuRQKHcCuCbEQsAQIGQ&biw=1366&bih=613




domenica 19 marzo 2017

LED ZEPPOLEN


Eccoci: le tre dell’Oca Selvaggia!!
Siamo finalmente scese in campo per difendere una delle cose che amiamo di più: LA CUCINA! 
Da qualche tempo siamo un po’ stanche di tutto quello che vi ruota intorno, stanche degli esperti, dei pseudo esperti e di chi non ci capisce un tubo e fa l’esperto. 



Abbiamo deciso, in maniera molto slow, di prendere delle ricette, analizzarle e condividere le nostre impressioni senza prenderci sul serio: alla nostra maniera, tanto per esser chiare! 

Nel nostro modo easy di vivere e di intendere la cucina.
In questo nuovo blog è fondamentale il TAKE IT EASY e "fa un po' come te pare"! Infatti, coscienti che il mondo è bello perché vario, e la blogosfera lo racchiude tutto, abbiamo deciso di dar consigli sia a chi vuole considerarsi FAIGO in cucina sia a chi fa dell’arte dell’arrangiarsi  il suo modo di cucinare.

Visto che abbiamo deciso di partire il 19 marzo, giorno in cui cade l’onomastico del Santo più bistrattato della sfera celeste, abbiamo scelto le zeppole, di San Giuseppe, appunto!
Ognuna di noi ha preso una ricetta, ci siamo confrontate ed ora vi lasciamo le nostre impressioni.

Vorremmo subito fare una precisazione: la zeppola di San Giuseppe va FRITTA, se la fate al forno non è più di San Giuseppe, è di qualcun altro che non vogliamo conoscere perché altrimenti ci metterebbe a dieta: vade retro!!



Ma passiamo ai fatti! Le tre ricette sono:


- Zeppole di Armando Palmieri scelte da Cristiana 




Dalla ricetta di Jeanne Caròla Francesconi, Flavia non ha riscontrato nessuna difficoltà; solo un grande problema: che assaggiarne una è deleterio, e quindi si passa alla seconda e insomma fino ad esaurimento scorta. Parlando in modo serio è una ricetta di "casa": semplice, facile, basta preparare e pesare bene tutto per tempo e il risultato non deluderà!
Federica dopo quadrupli assaggi ha trovato che quelle di Massari siano...



Cristiana con Armando Palmieri va sul sicuro: è un tecnico, un mastro pasticcere coi cosiddetti, ma che non rompe le balls: da consigli e spiega in maniera chiara e semplice i perché delle ricette. Perché in cucina, e soprattutto in pasticceria, c'è sempre un perché.

I problemi veri cominciano con la scelta degli strumenti.

1)   Sac à poche – sac à douille – sacca da pasticcere.
Se fossimo normali useremmo il terzo termine, ma visto che fa fico usare termini stranieri usiamo il primo, ma visto ancora che siamo ignoranti sbagliamo perché dovremmo usare il secondo. Conclusione?
Usate quello che cavolo vi pare, sappiate che se userete il secondo farete più scena e sicuramente la zeppola risulterà più buona. E se siete delle casalinghe disperate? Prendete un sacchetto Cuki, tagliatene l’angolo e otterrete lo stesso risultato.



2) Bocchette. Avete presente quante bocchette esistono in commercio?!? Anche se siete tra quelli affetti da manie compulsive-ossessive di acquisto su Amazon e per negozi potreste comunque non riuscire a collezionarle tutte nel corso di una vita! 
La più adatta per le zeppole è quella a stella!
Federica ne ha una e soltanto una di questa forma, di un diametro che non ricorda ma che adopera sempre per tutto :D


3) Termometro. Sempre più spesso negli ultimi tempi ci ritroviamo a domandarci come abbiamo fatto a cucinare finora senza termometro. Sembra che senza questo fondamentale strumento le fritture vengano una ciofeca: noi tre dell’oca selvaggia abbiamo qualche dubbio a riguardo e vi suggeriamo dei metodi alternativi. 
Flavia usa il cucchiaio di legno, quello della nonna, o quello che si può trovare anche su un carro a seguito di una carovana di cercatori d’oro nel Far West: semplicemente si immerge il manico del mestolo di legno (ma se vi trovate nelle praterie del di cui sopra Far West va bene anche un bastoncino di legno!!) nell'olio o strutto bollente e se il manico si riempie di tante micro bollicine che corrono verso l’altro siamo a temperatura! Se, invece, delle bollicine nemmeno l’ombra o son lente a venire a galla, dovrete aspettare poco di più.
Di persona pirsonalmente, Cristiana a sua volta sacrifica una minima parte d’impasto e vede come reagisce: se viene a galla sfrigolando se po’ fa, e poi si muove stile DJ con le manopole del gas! :D
La più pigra delle Oche Selvagge, Federica, usa la friggitrice che scalda l'olio fino alla temperatura richiesta e fa accendere un led rosso quando è ora di friggere.

Trucco: per friggere la zeppola mantenendola in forma, lavorate con la sacca da pasticcere su un quadrato di carta forno che andrete direttamente ad immergere nell’olio. Si staccherà da solo: don’t worry! Sempre trucco trucco delle mie brame, preparatevi i quadrati di carta forno per tempo.

Impasto. Quello della ricetta della Francesconi risulta sodo e quindi non è morbidissimo da estrarre dalla sac-à-douille (faigo eh?), ma non delude assolutamente.

L'impasto di Massari, dopo il riposo in frigo (il mio ha riposato tutta una notte ma non è obbligatorio), vi causerà un tunnel carpale ma se lascerete che raggiunga la temperatura ambiente andrete decisamente meglio! Mantiene in maniera perfetta la forma.
Palmieri non ti fa stancare: l'impasto è "un burro".

Grasso per frittura. Flavia ha fritto in olio di arachidi, ma la ricetta originale preferirebbe la cottura in sugna (strutto), che però come ammette la stessa autrice dà alla zeppola un sapore più forte, quindi a voi la scelta.
Massari punta deciso sull'olio ma non specifica quale, quindi Federica ha scelto quello di semi di girasole anche se già si sente i sostenitori dell'olio extravergine d'oliva alle calcagna! Ma lei non ama il sapore che l'olio d'oliva lascia sul fritto (soprattutto quello
dolce) e fa come le pare :D

La Cristiana non poteva non friggere che in strutto. Purtroppo lo strutto non è più quello di una volta, perché non sai da dove arriva, ma almeno dovrebbe, e dico dovrebbe, essere solo grasso di maiale. La cosa da molti meno problemi riguardo ai meccanismi che si scatenano con le alte temperature. Per il sapore: per la Cristiana ce po' stà, ma lei è di gusti forti e si sa.

Estetica. Qui ci siamo dovute confrontare a lungo. Il giro dovrebbe essere uno, ma se lavorate con bocchette piccole i giri possono diventare due, la Francesconi parla di una zeppola di circa 10 cm di diametro eh! C’è chi crea una piccola base in modo tale da accogliere meglio la crema e chi lascia la forma aperta a ciambella. Su questo alziamo le mani: fate vobis, ci fidiamo di voi!

Dalla semplice forma a ciambella alle Petronas Tower: a noi va bene tutto basta che ci sia un quintale di crema sopra! :D
La Cristiana sostiene che per raggiungere il top andrebbe messa anche dentro: dipende da quanto kg volete metter su in un giorno.

Crema. Senza ombra di dubbio va usata la crema pasticcera! Federica, nella versione di Massari, ne ha provata una aromatizzata da chiodi di garofano, cannella, limone e vaniglia sorprendentemente adatta!


Amarene. Quante amarene vanno messe sulla zeppola? Qui ci siamo perse in ricerche che non hanno portato nessun frutto. Sappiate che in cucina le guarnizioni di solito vanno messe in numerazione "dispari", per il resto siete liberi di fare quello che volete. Ma soprattutto basatevi sulle vostre voglie: volete più amarene, mettetecele come se non ci fosse un domani, volete essere FAIGHI? Allora magnateve tutto a quattro ganasce e siate felici! 



P.S.: Dopo una riunione di in gabinetto abbiamo deciso che i nostri trucchi in cucina sono degni di McGyver quindi decliniamo ogni responsabilità sui risultati a meno che non siano ottimi! 
Ci raccomandiamo di tenere lontano dalla portata dei bambini, perché McGyver stesso è diventato così... :D



Cristiana ritiene sia più felice, secondo Federica ha solo bevuto qualche goccetto in più al Martedì Grasso...se questo fosse il test delle macchie di Rorschach i risultati sarebbero palesi ahahahaahahah! :D

Buona frittura a tutti i nostri fanssss!!!!